giovedì 24 dicembre 2009
domenica 13 dicembre 2009
12 novembre 1989
venerdì 4 dicembre 2009
Un viaggio per snapshots #2
ci ha raccontato Orietta Berti, cavriaghese doc...
domenica 8 novembre 2009
ANTEPRIMANTEPRIMANTEPRIMANTEPRIMANTEPRI
FINCHÉ L’EMILIA VA
di Roberto Anselmi, Emiliano Dario Esposito, Greta Filippini, Claudia Moretta, Cristoforo Spinella, Andrea Tornese
regia di Daniele Coluccini
Finché l’Emilia va, diretto da Daniele Coluccini e girato tra Bologna e Reggio, è un viaggio alla ricerca di quello che è rimasto del modello emiliano. Il documentario parte da Cavriago, un paese in cui convivono il busto di Lenin e la piazza principale intitolata a don Dossetti, per raccontare il passato leggendario e il presente incerto dell’Emilia. Una regione dove vecchi nemici (politici) ora sono una cosa sola, e nuovi protagonisti bussano alle porte di quella che per anni è stata un’«isola felice». L’Emilia ultima frontiera del centrosinistra italiano? Un interrogativo che oggi, all’indomani dell’elezione del piacentino Bersani a segretario del Pd, appare più urgente che mai.
venerdì 6 novembre 2009
martedì 3 novembre 2009
Le mucche dell'«Emilia rossa» non sono più così rosse? - l'Unità
(continua su Unità.it )
giovedì 22 ottobre 2009
Il trailer
mercoledì 21 ottobre 2009
Un viaggio per snapshots
Sinossi e protagonisti del documentario
Questo documentario è un viaggio nel cuore dell’Emilia vent’anni dopo, per spiegare come è cambiato un modello economico – e politico – che per decenni è stato un esempio per il resto d’Italia. E cosa ne rimane oggi.
Il Pci, le cooperative e l’etica del lavoro. Un rapporto simbiotico raccontato attraverso simboli e personaggi. Da Cavriago, il paese del busto di Lenin, emblema del comunismo all’italiana in cui la piazza centrale è dedicata a don Giuseppe Dossetti: una convivenza difficile e feconda che negli anni aprirà la strada al mito del cattocomunismo. E poi, i mille cambiamenti: l’apertura all’esterno e una transizione destinata a rompere quell’idea di pace sociale che sin dal dopoguerra l’aveva caratterizzata. Fino a quel giorno del 1989, quando per molti fu come se “il Papa, affacciatosi alla finestra, avesse detto: Dio non esiste”.
L’Emilia di oggi è un’altra cosa. C’è la nuova Bologna post-ideologica, dove la politica non è più appartenenza e la Lega Nord guadagna consensi, e c’è il Partito Democratico, ultimo stadio della trasformazione comunista ancora in cerca di una vera identità.
Il tramonto del mito dell’Emilia rossa nelle parole e nei ricordi di chi lo ha vissuto. Come Orietta Berti, che ci racconta di quando “anche le mucche erano tutte rosse”. E poi, Gianfranco Pasquino e Offlaga DiscoPax, politica e cultura militante per spiegare il ruolo del Pci nel governo locale ma anche nelle feste di quartiere. Perché il ruolo del Pci di allora “oggi è difficile anche immaginarlo”. Grandi eventi e storie minimali che raccontano la fine dell’eccezione emiliana e che dicono molto anche sul cambiamento dell’Italia.
Orietta Berti, cantante tra le più note della musica leggera italiana, è nata a Cavriago (RE) ed è da sempre molto legata alle sue origini emiliane.
Paola Bonora, professore di Geografia della comunicazione all’Università di Bologna, è autrice di “Orfana e claudicante. L’Emilia «post-comunista» e l’eclissi del modello territoriale”.
Salvatore Caronna, segretario regionale del Pd dell’Emilia-Romagna, dal giugno 2009 è anche deputato al Parlamento Europeo.
Max Collini, cantante del gruppo reggiano Offlaga DiscoPax, ha militato per alcuni anni nel Pci. Tra i successi della band, “Robespierre” e “Piccola Pietroburgo”, che racconta la storia di Cavriago.
Don Giuseppe Dossetti, nipote dell’omonimo vicesegretario della Democrazia Cristiana del dopoguerra, è parroco della comunità di San Pellegrino a Reggio Emilia.
Gianfranco Pasquino, politologo tra i più accreditati in Italia, è ordinario di Scienza Politica all’Università di Bologna. Nel 2009 si è candidato alle comunali di Bologna con una lista civica.
Finché l'Emilia va è un documentario di Roberto Anselmi, Emiliano Dario Esposito, Greta Filippini, Claudia Moretta, Cristoforo Spinella e Andrea Tornese. Regia e montaggio di Daniele Coluccini.
Sarò presentato in anteprima a Roma, il 9 novembre - in occasione del ventennale della caduta del muro di Berlino - alla Casa del Popolo di Tor Pignattara (via Benedetto Bordoni).